Interessante - Minimale - Funzionale
Recensione in due parti.
La prima, impressioni e funzioni dell’app:
La grafica è minimale, spartana, pulita. Si possono scegliere intervalli di tempo fra 5 e 180 minuti, vengono forniti 5 font diversi. L’elaborazione grafica, l’editing non è il fine di questa applicazione. La trovo stranamente interessante, a un prezzo non esageratissimo, forse un paio di euro in meno li avrei preferiti, perché tecnicamente parlando non c’è nulla di fantascientifico. Ma ha un suo perché.
La seconda, il testo che ho provato a buttare giù in cinque minuti:
Bene. Crea una certa ansia.
È un’ansia da prestazione.
Nel senso che instilla un certo terrore nella mente di chi si proietta speranzoso sulla tastiera con l’intento di scrivere. C’è sempre la «paura» di dimenticare qualcosa; ma non solo, la «paura» di smettere di scrivere ci spinge direttamente al futuro, in una dimensione mentale in cui la pagina è stata già scritta, ma in una lingua che non conosciamo. Così, dobbiamo inventarci traduttori provetti, perché più tempo perdiamo a tradurre e a scrivere, più c’è il rischio che tutto quanto scritto finora sparisca per sempre.
Sì, perché quando il timer parte, «devi» obbligatoriamente scrivere per il tempo che hai scelto di scrivere.
E se non lo fai, dopo cinque secondi il testo inizia a sbiadirsi, fino a scomparire del tutto. Non puoi smettere di scrivere, non puoi soffiarti il naso, non puoi fare nient’altro se non premere i tasti. A volte anche con esiti grotteschi, lo ammetto, non tutto quello che si scrive deve avere un senso.
È semplice creazione, liberazione di idee, giustapposizione di lettere per creare parole, e frasi e periodi.
Il testo che ne esce non sempre ha un «senso» logico.
E la «paura» che tutto si perda è il principio su cui si basa l’app. È un buon pretesto se il nostro Editore ci ha messo coi tempi stretti, e abbiamo il nostro romanzo - o il nostro lavoro - da finire in un certo tempo.
Potrebbe essere l’inizio di un’ottima storia horror.
Andrea Felix about
Flowstate, v1.06